“Partire e restare sono i due poli della storia dell’umanità. Al diritto a migrare corrisponde il diritto a restare, edificando un altro senso dei luoghi e di se stessi. Restanza significa sentirsi ancorati e insieme spaesati in un luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare radicalmente”.

(Vito Teti, La restanza, Einaudi 2022)

Dopo la partecipazione al Torino Film Festival 2021, arriva a Roma, all’Apollo Undici, giovedì 30 giugno alle 21, il documentario La Restanza, di Alessandra Coppola. Il film è ambientato a Castiglione d’Otranto, profondo sud dell’Italia, dove un gruppo di trentenni non accetta più che la soluzione ai problemi economici, ecologici e politici del territorio sia sempre andare via. Propongono, allora a coloro i quali possiedono appezzamenti di terra incolta, spesso vissuti come un fardello, di metterli in comune per bonificarli e riportarli a produrre. Questi ragazzi decidono cosi di legare la propria vita alla terra e di investire sul valore del camminare insieme.

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